The districts of Positano

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Liparlati

Quartiere poco noto al turismo di massa positanese, fuori dal circuito principale conosciuto da tutti, è il cosiddetto quartiere di Liparlati, la “Città Morta” di Stefan Andres, il famoso scrittore che, esule per l’opposizione al nazionalsocialismo, a Positano trascorse gli anni lunghi dell’emigrazione e dalla sua casa arroccata, che guardava direttamente il mare, ha dato vita a versi memorabili, nonché opere pittoriche e disegni, riservando ai posteri i profili storici della piccola città sul mare.
Città Morta l’appellativo insolito nasce a seguito di un evento che lasciò vuote le abitazioni del quartiere. Fu infatti svuotato dalla massiccia emigrazione dell’inizio del secolo scorso quando più di mille positanesi scelsero di partire in cerca di fortuna verso nuove terre, in seguito ai primi effetti dell’Unità d’Italia.
Tale evento ha così consentito a Liparlati di conservare il suo patrimonio architettonico particolarmente integro.
La suggestiva passeggiata nel dedalo di vecchie stradine, conduce alla zona più alta del quartiere fino al cimitero storico, dotato di una posizione straordinaria, che racchiude eccezionali testimonianze di presenze di personaggi illustri a Positano.
Nel quartiere si trova la piccola chiesa dedicata a San Giacomo che conserva maioliche originali ed alcuni dipinti del Santo e che viene rievocato il giorno 25 luglio con una suggestiva festa di quartiere.
Diversi artisti contemporanei abitano il quartiere, come il nativo Nazario Fusco, il noto “artista delle case”. Vi sono delle curiosità nella località, come ad esempio la grotta che si trova sulla salita delle Camerelle utilizzata come rifugio durante la seconda guerra mondiale dai positanesi e tanti altri racconti che si possono ancora ascoltare fermandosi a parlare con qualche anziano del posto che è facile incontrare seduto a godere la vista del mare dalla piccola piazzetta Bellina l’unica del quartiere.

Chiesa Nuova

La Chiesa Nuova è il drappello di case che sorge più alto ed è fra i più antichi del paese, tagliato in due da una strada rotabile, ma unito in un groviglio di leggende che raccontano di trascorsi arabi e di antiche tradizioni.
La Chiesa, da cui il quartiere prende il nome (Chiesa Nuova), è l’unica del paese a pianta ellittica; c’è chi racconta che sia stata una moschea dalla caratteristica copertura a cupola, costruita quando i positanesi, nei loro commerci con l’oriente, avevano stretto grandi rapporti d’amicizia con i loro clienti al punto di consacrare un luogo alla loro religione. Al suo interno sono conservati quadri antichi ed un’urna cineraria della sacrestia romana del primo secolo dopo cristo.
Altre influenze arabe sono leggibili in una strada di collegamento del quartiere con Santa Maria del Castello, frazione montana di Vico Equense, che fu costruita da prigionieri mori nel 1700.
Passeggiando per i vicoli e le scale del quartiere si incontrano le ville che hanno ospitato grandi personaggi come Irene Kowaliska e Irmin Wegnere o addirittura Karol Wojtyla quando era seminarista.

Fornillo

Uno dei quartieri più affascinanti, profondamente legato alla storia di Positano, è quello di Fornillo. Annunciato da una grotta naturale, nella quale vi sono un’edicola votiva e un meraviglioso presepe, che rappresenta Positano in miniatura, è da sempre rifugio e luogo di riposo di artisti e scrittori. Vi hanno abitato i pittori Vincenzo Caprile, Maurits Cornelis Escher, Massimo Campigli, Raffaele Bella, il commediografo Giulio Cesare Viola, il drammaturgo, regista e sceneggiatore Aldo Di Benedetto e tanti altri. Lungo le rampe che conducono alla Spiaggia di Fornillo s’incontra la deliziosa chiesetta di Santa Margherita, dal pregevole pavimento in cotto campano, parzialmente maiolicato, uno degli angoli più suggestivi del nostro paese. Dalle scalinatelle, alle casette maiolicate e agli incantevoli scorci panoramici, Fornillo è l’elegante cuore di Positano.

Laurito

A circa due chilometri da Positano, in direzione di Amalfi, s’incontra il borgo di Laurito, uno dei nuclei più antichi di Positano e forse, della Costa d’Amalfi. La posizione panoramica privilegiata, che abbraccia il primo tratto del versante amalfitano della penisola, rende questo scorcio di Positano uno dei luoghi più belli del mondo. Incantevole la chiesetta di San Pietro, che si incontra proprio lungo la strada costiera, circondata da colorate Bougainville, sembra essere sospesa tra cielo e mare.

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